Recensione One Day

«Mi sono fidanzato».

Emma deglutì, molto lentamente.

«In che senso?»

«Mi devo sposare. Con Sylvie.»

Passò un momento, forse mezzo secondo in cui la loro espressione non lasciò dubbi su quello che provavano. Poi Emma sorrise e scoppiò a ridere e gli gettò le braccia al collo.

One Day

Questa miniserie, adattamento del romanzo di David Nicholls, approfondisce in maniera esaustiva le vicende dei protagonisti: Dexter e Emma.

Vediamo sin da subito l’evoluzione dei personaggi, il mutare delle loro storie e la loro crescita personale. Da cameriera insoddisfatta a docente a scrittrice di romanzi lei, da presentatore di successo a proprietario di caffetteria lui.

Le dinamiche dei protagonisti s’intrecciano in maniera lineare. One day, uno solo è il giorno a loro disposizione, ovvero il 15 luglio, e ciò si ripete ogni anno nell’arco di vent’anni.

La loro amicizia diventa a poco più di un semplice rapporto di confidenza. I due, tramite telefonate e lettere, diventano profondamente partecipi l’una della vita dell’altro.

La voglia di divenire una persona di successo di Dexter viaggia in netto contrasto con il carattere di lei. Emma è una ragazza con i piedi per terra, e ogni giorno deve avere a che fare con la precarietà del lavoro e l’instabilità delle relazioni. Per quanto tenti di costruirsi una relazione solida, Dexter sembra sempre insinuarsi nella sua vita:

«Te l’ho detto, Ian, non mi vedo con nessuno. Non sono innamorata di nessuno e non voglio esserlo. Voglio solo starmene per conto mio…»

«Ho una teoria» dice lui, tutto tronfio.

«Che teoria?»

«Io lo so chi è.»

Lei sospira. «E chi sarebbe, Sherlock?»

«Dexter!» esclama trionfante

«Per carità…»

«Ci ho azzeccato, eh?»

Nonostante le litigate, frutto di una differente visione della vita, l’alchimia che li lega sembra attrarli l’uno all’altro in maniera costante.

La fine improvvisa di tutto, l’impossibilità di vivere insieme alla persona che ami e che hai sempre amato ti lasciano in bocca un sapore amaro che possiamo accomunare solo alla fine di quelle cose brevi seppur di grande entità: la fine dell’estate, delle risate, di una bella giornata.

Una storia struggente e appassionante, che vale la pena di conoscere.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora